12 Ott Business tra i padiglioni – l’ Italia a confronto con i Paesi presenti a Expo: gli Usa

Il ruolo di pioniere tecnologico che gli Stati Uniti hanno conquistato e mantenuto nel tempo, è evidente anche ad Expo 2015, sia nei temi che nell’aspetto esteriore del padiglione. Il tema centrale del Padiglione Usa è American Food 2.0: United to Feed the Planet. E sottolinea ancora una volta l’importanza dell’alimentazione, ma anche la necessità di dotarsi di un apparato infrastrutturale e tecnologico complesso per permettere di nutrire gli individui di una comunità. Per questo motivo nel padiglione c’è una forte attenzione alla lunga catena che conduce dall’agricoltore alla tavola, che non è solo un insieme più o meno complesso di lavorazioni e trasporti, ma anche un vero e proprio sistema di valori che deve contraddistinguere una precisa identità culturale.

Il Padiglione risalta l’industria, i prodotti e le iniziative imprenditoriali americane, sempre all’interno di un contesto di sostenibilità e utilizzo delle tecnologie all’avanguardia. L’edificio è stato progettato dall’architetto James Biber e permette al visitatore di vivere un’esperienza multidimensionale e a più livelli, senza eccedere nella complessità delle forme. Infatti l’edificio è molto semplice e, anche grazie alle pareti trasparenti, permette al visitatore di osservare la struttura e i meccanismi del padiglione. Altre caratteristiche particolari sono una vera e propria fattoria verticale, in grado di riportare la storia agricola americana e tutto il legno presente nell’edificio, ricavato dal pontile di Coney Island.

I dati Istat, riferiti al 2014, evidenziano un rapporto commerciale in crescita tra Italia e Usa. Infatti, gli Stati Uniti hanno importato dall’Italia merci per una cifra intorno ai 32 miliardi di euro, con un aumento dello 0,5% del peso sull’export totale italiano. Anche l’export Usa verso l’Italia ha subito un lieve aumento, arrivando a sfiorare i 15 miliardi di euro, con un aumento dello 0,6%. Analizzando i dati, i settori in crescita sono quello della meccanica, della moda, della chimica e della farmaceutica, mentre crollano i rapporti commerciali dei derivati del petrolio. Un forte aumento è registrato invece nelle importazioni in Usa dall’Italia di prodotti a tecnologia avanzata (ATP), che superano, ad oggi, il 10% del totale importato in Usa dall’Italia.

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