30 Dic Emirati Arabi Uniti: non scommettiamo più sul petrolio
Il primo produttore al mondo di petrolio fa i conti con il calo dei prezzi.
In occasione dell’incontro dell’Opec tenutosi a Vienna, Suhail Al Mazroui, Ministro dell’Energia degli Emirati Arabi Uniti, ha fatto delle dichiarazioni in esclusiva con Euronews.
“Siamo i produttori con i minori costi di produzione” ha spiegato il ministro. “Dobbiamo mantenere elevato il nostro livello di produzione, per questo dobbiamo essere agevolati nel mercato, molto più dei produttori che hanno costi maggiori, questa è la norma. La decisione dell’Opec, cioé quella di lasciare fosse il mercato a determinare il prezzo, porterà ad una stabilizzazione, il mercato troverà un equilibrio e ci aspettiamo che ciò avvenga l’anno prossimo. Voglio sottolineare i risultati che l’Opec ha raggiunto con questa politica: tra il 2013 e il 2014, i produttori di petrolio “non OPEC” hanno inondato il mercato con 2,8 milioni di barili al giorno. Se compariamo questo dato con quello della produzione tra il 2014 e il 2015, vedremo che hanno diminuito la quantità di surplus produttivo dell’88%…”.
Gli Emirati Arabi Uniti puntano, quindi, a diversificare la propria economia per ridurre la dipendenza dal petrolio.
“Eravamo dipendenti dai combustibili fossili e dal gas. – continua il ministro-. Oggi abbiamo un’altra politica. Nel 2021 avremo circa il 30% di energia verde, che non rilascia emissioni, non è prodotta dal petrolio o dal nucleare. Si tratta di una politica che punta a diversificare le fonti di energia e quindi anche a diversificare l’economia.
Si tratta di un passo che abbiamo già fatto, rafforzando l’industria del turismo e il settore petrolchimico. Abbiamo progetti in corso nel Paese e fuori gli Emirati Arabi Uniti. La diversificazione è la strada da intraprendere per celebrare, un giorno, l’esportazione dell’ultimo barile di petrolio, come ha detto sua altezza Mohammed bin Zayed: “Dobbiamo costruire una generazione in grado di festeggiare l’esportazione dell’ultimo barile di petrolio” non dobbiamo affidarci solo al petrolio, dobbiamo continuare la strategia della diversificazione””.
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