08 Ago Riforma del Processo Civile: in arrivo il decreto legge
Il Governo si appresta a varare il decreto legge che introduce una rilevante riforma del processo civile, avente soprattutto come obiettivo la semplificazione e la riduzione di molti processi per i quali è indispensabile una composizione collegiale – ossia il collegio composto da tre magistrati, il presidente e due giudici a latere – anziché il tribunale in composizione monocratica, cioè composto da un solo magistrato quale giudice unico.
Inoltre, la riforma ha lo scopo di mettere in risalto le proposte conciliative del magistrato decidente e, ancora, l’introduzione del rito sommario di cognizione come regola e non più come mera eccezione.
Di seguito le principali novità previste dalla riforma:
- soppressione del tribunale per i minorenni non solo per le competenze civili, ma anche per le competenze penali. Il Governo è delegato ad istituiresezioni specializzate presso i tribunali distrettuali e le corti d’appello, cui devolvere le controversie relative alla persona, alla famiglia e ai minori;
- riforma del processo civile di primo grado, attraverso la valorizzazione dell’istituto della proposta di conciliazione del giudice. Verrà ridotto il numero di controversie per le quali il tribunale giudica in composizione collegiale e solo presso questo giudice verrà applicato il rito ordinario di cognizione. Il rito sommario di cognizione verrà, invece, applicato a tutte le controversie devolute al tribunale monocratico, diverse dalle controversie di lavoro;
- riforma del giudizio di appello, consentendo che a decidere dell’appello possa essere un giudice monocratico, a fronte di materie dalla ridotta complessità giuridica o contenuta rilevanza economica;
- riforma del giudizio di cassazione, eliminando il cosiddetto filtro in Cassazione per sostituirlo con un’udienza in camera di consiglio;
- riforma delle procedure di esecuzione forzata e del procedimento ingiuntivo;
- riduzione e semplificazione dei procedimenti speciali, potenziando l’istituto dell’arbitrato. Dovrebbero, in particolare, essere abrogate le disposizioni della Legge Fornero che prevedono unrito specialeper le controversie aventi ad oggetto i licenziamenti illegittimi, disponendo l’applicazione del rito del lavoro, con alcune peculiarità. Verrà stabilito che alla trattazione delle controversie relative all’applicazione dell’art. 18 dello Statuto dei lavoratori (licenziamenti illegittimi) i giudici debbano riservare specifici giorni nel calendario;
- prevista la formazione di una “task force” di circa 70 giudici ausiliari che aiuti la Corte di Cassazione a risolvere le cause arretrate di natura fiscale e tributaria;
- sul fronte delle assunzioni e dei concorsi pubblici, prevista, per il triennio 2016-2018, l’assunzione di circa 1.000 nuovi impiegati che possano lavorare nell’amministrazione degli uffici giudiziari che ne hanno maggiore esigenza;
- nuove regole anche nei concorsi per magistrato: la riforma prevede un 10% di posti in più per i candidati e la riduzione del tirocinio a 12 mesi per tutti coloro che hanno superato il concorso negli ultimi dieci anni.
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