17 Mar Attenzione alla redazione del Curriculum Vitae

Non sottovalutare la redazione del proprio Curriculum Vitae e la sua efficacia è certamente vero, poiché è attraverso questo strumento che si potrà valorizzare la propria vita professionale enfatizzando, magari, alcuni aspetti ed esperienze sia lavorative che di studio.

Attenzione però a non esagerare: mai mentire e/o paventare titoli inesistenti poiché non sarà dovuto neppure il risarcimento del danno ancorché il licenziamento sia invalido ed illegittimo!

Queste le conclusioni della Corte di Cassazione nella recente Sentenza n. 522/2019, rigettando la richiesta di un dipendente che aveva partecipato ad una selezione per direttore generale in mancanza dei requisiti richiesti.

Il Lavoratore infatti, assunto con contratto a tempo determinato per la durata di tre anni si vedeva annullato il contratto stesso dopo solo due mesi per mancato possesso dei titoli previsti.

Interposto appello e successivo ricorso in Cassazione, gli Ermellini hanno espressamente stabilito che il lavoratore – pur licenziato in maniera illegittima per recesso anzitempo del contratto di lavoro a tempo determinato – non può richiedere il risarcimento danni se dichiari il falso nel curriculum vitae. Ciò in quanto, precisa la Suprema Corte, il lavoratore sapeva di non poter prendere parte alla selezione per cui non poteva riporre nessun affidamento, neppure temporaneo, sull’esito positivo del concorso: il danno lamentato dal lavoratore è scaturito dalla partecipazione alla selezione pur nella consapevolezza di non avere i titoli richiesti.

Di talché, alcun risarcimento è giammai dovuto poiché il danno che si lamenta è scaturito dalla violazione delle ben note e sempre presenti norme civilistiche poste a tutela della buona fede e correttezza che sempre e comunque, devono essere osservate anche allorquando ci si accinge a redigere il proprio curriculum la cui esatta compilazione dunque, è assai più importante e rilevante di quanto si possa solo immaginare.