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30 Set I paesi dove conviene internazionalizzare un’azienda
Nell’ambito di macro-blocchi geografici si possono individuare i paesi che di fatto offrono maggiori opportunità di business per le imprese italiane. Ogni area è caratterizzata da peculiarità territoriali, politiche ed economiche, che determinano differenti potenzialità di sviluppo:
BRICS
Brasile
Russia
India
Cina
Sudafrica
I BRICS devono considerarsi non più paesi emergenti, ma mercati ormai maturi. Attraverso una forma di aggregazione bancaria attuata nel luglio del 2014 in Brasile, i BRICS sono diventati gli antagonisti privilegiati dei blocchi EU-USA. Sono mercati caratterizzati da ingenti disponibilità economiche, propensione alla spesa e interesse agli investimenti.
MENA (Middle East North Africa)
Emirati Arabi Uniti (anche in virtù dell’Expo 2020 vinto da Dubai)
Arabia Saudita
Qatar (dove si disputeranno i Mondiali del 2022)
Iran
Algeria
Marocco
I paesi del MENA hanno assunto, attraverso lo sfruttamento di risorse petrolifere e gas naturali, il ruolo di player del “lusso” (EAU, Qatar), capaci di attrarre manifestazioni quali l’Expo 2020 (Dubai) e i Mondiali di calcio del 2022 (Qatar), ove l’expertise europeo potrebbe risultare di sicura utilità.
L’Arabia Saudita risulta essere una zona di business ad altissimo potenziale, ma ancora poco considerata nei processi di internazionalizzazione delle imprese italiane, anche se di sicuro interesse commerciale per tutti i produttori europei. La mossa vincente in questo mercato consiste nell’individuazione di un partner locale di alto livello per sviluppare con sicurezza il proprio business.
L’Iran è un territorio estremamente interessante, quanto poco conosciuto. La previsione di un prossimo ritiro dell’embargo, che affligge da anni questo paese, lo candida a nuovo mercato di riferimento sia economico che commerciale del Golfo.
I paesi della zona Nord Africana (Marocco – Algeria) sono paesi adatti alla delocalizzazione dell’attività produttiva, in forte sviluppo grazie a politiche di incentivazioni di zone franche e siti industriali.
ASEAN
Singapore
Indonesia
Malesia
Korea
Taiwan
Thailandia
Vietnam
Laos
Cambogia
Nella zona del Sudest Asiatico, oltre ai mercati già maturi di Indonesia, Malesia, Korea,Taiwan e Singapore – quest’ultimo considerato la migliore piazza per il “Doing Business” nella classifica della Banca Mondiale – si stanno affermando paesi quali Thailandia, Vietnam, Laos e Cambogia, soprattutto nell’ottica della delocalizzazione dell’attività d’impresa o comunque di produzione, grazie al basso costo della manodopera. Un dato da tenere in considerazione è il forte ritmo di crescita dell’Asean, pari al 6,4%.
AFRICA SUB SAHARIANA
Repubblica Popolare del Congo
Mozambico
Angola
Sud – Sudan
L’Africa sub sahariana è la seconda area commerciale al mondo per crescita: nel 2013 il PIL è aumentato del 5,5%. Le ricchezze derivano principalmente da risorse minerarie e idrocarburi presenti nel sottosuolo.
L’assenza di infrastrutture rende il territorio appetibile in termini di sviluppo di attività di diverso tipo, soprattutto nel settore dell’edilizia e grandi opere civili.
Alcuni autorevoli economisti hanno individuato nel lusso un comparto di grande interesse per l’Africa sub-sahariana.
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