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10 Apr Antifrode assicurativa: Rischio archiviazione e rischio prescrizione
Il contenzioso assicurativo in ambito penale costituisce una buona porzione dell’intero carico di lavoro delle Procure italiane.
Tuttavia i reati per cui si procede sono spesso sottovalutati, con la conseguenza che l’attenzione e lo zelo delle Autorità inquirenti sono spesso scarsi e le attività investigative risultano apparentemente senza fine, incomplete, imprecise e prive di quell’approfondimento necessario allo scopo.
Il disinteresse e l’inerzia degli operatori giudiziari comportano una dilatazione ingiustificata dei tempi del procedimento d’indagine ed un’elevata ricorrenza di richieste di archiviazione da parte dei Pubblici Ministeri.
In entrambi i casi solo un intervento mirato e deciso da parte dell’avvocato antifrode può porre rimedio al dannoso atteggiamento degli inquirenti: ogni procedimento scaturito da una querela antifrode deve necessariamente essere impostato e monitorato, in modo da prevenire le distorsioni del sistema giustizia.
Solo il deposito di una querela, accuratamente dettagliata ed opportunamente documentata, potrà colmare “ab origine”, anche se in parte, le inevitabili lacune investigative ed agevolare il lavoro della Procura.
In fase d’indagine, poi, il costante controllo dello stato del procedimento e l’atteggiamento collaborativo/proattivo con l’Autorità procedente forniranno l’impulso necessario per evitare eventuali battute d’arresto.
Nonostante tutto, spesso, sarà comunque necessario sollecitare ripetutamente la conclusione delle indagini, fino ad arrivare all’estremo di richiedere l’avocazione delle stesse, per avere ragione dell’inerzia degli inquirenti.
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