Danno riflesso e alterazione del rapporto parentale
Accade di frequente nell’ambito dei sinistri stradali (ma non solo), che a seguito delle gravi lesioni e dei conseguenti postumi invalidanti patiti dalla vittima, i suoi congiunti più stretti lamentino essi stessi un danno morale attribuibile sia ad un peggioramento delle proprie condizioni di vita quotidiana, sia ad un vero e proprio deterioramento del rapporto parentale con la vittima, rispetto al periodo antecedente al fatto lesivo.
La Suprema Corte interviene nuovamente sul concetto di circolazione stradale
Con la sentenza n. 21097 del 19 ottobre 2016, la Corte di Cassazione, sez. III civile, ha statuito che “nell’ampio concetto di circolazione stradale - indicato dall’art. 2054 c.c. - deve ritenersi compreso qualsiasi atto di movimentazione del veicolo o delle sue parti, con la conseguenza che, quando tali atti avvengono sulla pubblica via, essi danno luogo all’operatività della garanzia assicurativa prestata per la responsabilità civile derivante dalla circolazione stradale”.
Tamponamento “a catena” e veicolo fermo
Con la sentenza n. 4856 del 14.05.2016, Il Giudice di pace di Milano, sezione II, ha statuito che, in caso di tamponamento a catena, la presunzione di corresponsabilità tra i veicoli coinvolti non trova applicazione per il conducente che al momento dell'impatto sia riuscito ad arrestare la propria auto senza urtare - fino al momento del successivo tamponamento - quella che lo precedeva.