07 Giu Confimprese: le aziende italiane crescono all’estero

Secondo Confimprese sonoo 465 i punti vendita che starebbero per essere aperti nel 2016, al di fuori dai confini italiani. Un numero in crescita del 35% sul 2015 con oltre 1.100 (1.120)  persone assunte.

Numeri che segnano, ancora una volta il successo del fenomeno franchising. Tra le mete preferite non solo Arabia Saudita, Dubai, Oman, Iran, ma anche i paesi del Vecchio Continente, Svizzera, Belgio, Uk, Francia, Germania, dell’Est Europa (Romania, Bosnia) e delle ex Repubbliche sovietiche.

«Se il made in Italy fosse un marchio sarebbe il terzo più noto al mondo– ha dichiarato in questi giorni a commento dei numeri resi noti Mario Resca, presidente Confimprese –. Esportarlo all’estero significa sostenere la forza del brand e farlo conoscere ai consumatori stranieri affamati di prodotti italiani, dal fashion al food agli accessori. Tra i settori più vivaci che apriranno nel 2016 oltre 1.100 negozi nel mondo troviamo proprio abbigliamento e cibo. Alle nostre imprese va il compito di educare e spingere il consumatore verso i marchi italiani».

Particolarmente attivo è il comparto moda. Con 80 negozi, 40 dei quali a insegna Yamamay, e altri 40 a marchio Carpisa, entrambi con la formula del Master Franchising, Pianoforte Holding è una delle insegne più attiva. Seguita da Compagnia Manifatture Tessili S.r.l. (Camomilla), Piazza Italia, Pittarosso, Miniconf, Primadonna Collection, Original Marines.

A fare aumentare i numeri non può mancare il food, tra i quali spiccano brand come La Yogurteria, illycaffè, Caffè Vergnano, Rossopomodoro, Queen’s Chips.

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