Expo 2015: la storia e i numeri.

19 Mag Expo 2015: la storia e i numeri.

L’Expo di Milano, inaugurata il Primo Maggio 2015, è l’ultima di una lunga serie di esposizioni universali, che si sono susseguite sin dal 1851, quando a Londra, nel famoso Hyde Park, fu aperta la prima esibizione, che aveva il suo monumento simbolo nel Crystal Palace, di J. Paxton, distrutto da un incendio nel 1936 (di cui oggi rimane solo il nome dato dalla costruzione al quartiere).  Denominata “Great Exibition of the Works of Industry of All Nations”, fu occasione per la Gran Bretagna della Prima Rivoluzione industriale di mostrare al mondo la sua potenza ed il suo avanzamento in termini di industria e tecnologia. 

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Immagine dell’interno del Crystal Palace di Londra nel 1851

Da allora, quella dell’esposizione universale fu l’opportunità periodica per il Paese ospitante di mostrare ad un pubblico planetario le proprie eccellenze nei maggiori campi tecnologici ed economici. In quasi 164 anni di esposizioni, si sono susseguite tematiche diverse, sebbene riunite da un comune denominatore: lo sguardo dritto al futuro, sia nelle novità proposte dagli espositori, che nelle aspettative riposte dai visitatori. A proposito di visitatori, a Milano ne sono attesi circa 20 milioni, il doppio di quanti la città meneghina ne registrò nel 1906, quando fu sede di un’altra esposizione, inerente i trasporti.

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Foto dell’ingresso principale dell’esposizione del 1906 a Milano.

 

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Locandina dell’epoca.

Prima di Milano 2015, l’esposizione universale fu di scena nel 2012 in Corea, a Yeosu, mentre nel 2010 fu il turno di Shangai, dove si registrò il record di visitatori, superando il primato precedente di Osaka 1970. L’Asia dunque ha da sempre raccolto la maggiore affluenza di pubblico, ma l’Europa vanta l’assegnazione di 20 sedi su 36 esposizioni totali finora realizzate: Expo 2015 è perciò una grande vetrina non solo per Milano e l’Italia, ma anche per tutto il Vecchio Continente, visto che le future edizioni non saranno per molto tempo affare di un Paese del Nord del Mondo. La prossima area geografica interessata, nel 2020, sarà il Middle East, con sede l’Emirato di Dubai.

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Veniamo ora ai numeri di Milano 2015:

  • 144 i Paesi aderenti (circa il 94% della popolazione mondiale)
  • 3 adesioni di Organizzazioni Internazionali (ONU, Unione Europea e CERN)
  • 58 i padiglioni presenti, nuovo record con un +13 rispetto a Shangai 2010.
  • Oltre 1 milione di mq di area interessata dall’esposizione ( che coinvolge la zona a Nord Ovest di Milano, ricomprendendo il territorio di 4 diversi Comuni), con 200 mq di spazi verdi e 12 mila alberi nell’area dell’esposizione
  • 12.000 mq dedicati a Palazzo Italia, un edificio di 50x50m costruito su 4 piani di altezza

Rispetto agli investimenti e ai costi di questa esposizione, l’organizzazione ha puntato sulla trasparenza, aprendo dal settembre 2014 una finestra online costantemente aggiornata http://dati.openexpo2015.it/ anche sull’andamento dei cantieri.

Ci sono, dunque, tutti i presupposti perché l’Italia e Milano risplendano sotto le luci di questa grande esibizione mondiale, tenendo a mente che il nostro benessere inizia proprio da ciò che mangiamo.

 

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