22 Mag Expo: le invenzioni
Le esposizioni universali sono una vetrina unica per l’esibizione di tutte le novità e le avanguardie, terreno fertile per lo sviluppo di nuove tecnologie e anche per la presentazione di nuovi manufatti e invenzioni: da Londra 1851, dove fu presentato il caucciù vulcanizzato di Charles Goodyear,l’antenato del moderno pneumatico, fino a Chicago 1933, dove per la prima volta si mostrò al mondo il prototipo dei moderni parchi divertimenti, che ha ispirato il celeberrimo Disneyland.
Quali sono le invenzioni più rivoluzionarie?
Eccone cinque, a nostro giudizio, fondamentali!
1855– A Parigi viene presentata la prima macchina da cucire, la famosa Singer: sogno di ogni madre e nonna, permise di realizzare in casa ciò che prima era possibile solo in sartoria.
1876- A Philadelphia furono numerose le novità, tra cui spicca la salsa al pomodoro aromatizzata Heinz, che per tutti diventerà il ketchup; degna di nota per i più golosi, cede il passo di fronte ad una invenzione che rivoluzionerà la comunicazione di massa: Alexander Bell presenta il telefono.
1937-Parigi. Anche l’arte trova spazio nelle esposizioni, sebbene il tema di quest’opera sia cupo e angosciante. Pablo Picasso espone infatti uno dei suoi capolavori, Guernica, dipinto che raffigura il bombardamento dell’omonima città spagnola da parte dei franchisti; terminata la guerra civile, che si concluse con la vittoria del generale Franco e l’instaurazione della dittatura, Picasso chiese che il quadro non fosse più esposto fino alla caduta del regime totalitario.
1939- Esposizione universale di New York. Il clima internazionale è dei peggiori e il mondo si prepara al secondo Conflitto Mondiale, tuttavia la modernità non può attendere: gli Stati Uniti presentano la televisione, fino ad allora semisconosciuta al grande pubblico.
1970- Osaka. Il Giappone esibisce tutta la sua potenza industriale: il Paese, uscito con le ossa rotte dalla Seconda Guerra Mondiale, si è ripreso grazie alla forza d’animo della sua popolazione e vuole dire la sua in materia di innovazione e industrie. In quella che fu ribattezzata l’ “Expo delle meraviglie”, oltre al primo schermo Imax, viene presentato il prototipo del moderno telefono cellulare (peso di circa 2kg!).
Oltre ad offrire questi capolavori della scienza, dell’arte e della tecnica, le esposizioni erano un traino verso la modernità, trasmettendo grandi aspettative dal futuro e fiducia nel progresso. In seguito la comunità internazionale si rese conto che la crescita esponenziale di industrie e produttività rischiava di mettere in pericolo il pianeta: dalla seconda metà del Novecento le tematiche delle esposizioni si sono orientate verso l’ecosostenibilità e la salvaguardia delle risorse della Terra; dall’esposizione di Saragozza 2008, dedicata all’acqua e al rinnovabile, passando per l’Expo del 2012 in Corea (a Yeosu), dove il tema ha riguardato la salvaguardia dell’ambiente marino e costiero.In questo quadro recente si inserisce perfettamente la sfida di Milano 2015, “Nutrire il Pianeta. Energia per la vita” : chissà se anche l’expo italiano sarà teatro di una grande invenzione, tale da essere ricordata negli anni e nei secoli a venire.
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