12 Apr Il business italiano negli Eau: un’indagine di Studi e Ricerche per il Mezzogiorno
Secondo una recente indagine, “Outlook – il business italiano negli Emirati Arabi Uniti” (, realizzata da Studi e Ricerche per il Mezzogiorno del gruppo Intesa Sanpaolo, cresce l’attenzione delle aziende italiane verso il mercato del Golfo.
Gli Eau sono al 5° posto nel mondo in termini di “apertura internazionale”, si evince dallo studio, con un rapporto Interscambio commerciale/PIL pari al 163% e un forte tasso di re-export (il 46,3% delle merci importate viene poi riesportato).
L’area, è la stima fatta dal Centro Studi e Ricerche nel Mezzogiorno, non solo vale in totale “più di 45 miliardi di export per l’Italia“, ma si presenta anche come “hub logistico-marittimo” negli scambi con Africa sub-sahariana, Medio ed Estremo Oriente, con la promessa di diventare quanto prima “uno dei nodi centrali del commercio mondiale”.
Dalla ricerca è emerso che il settore più attraente per l’industria italiana sembra essere quello dell’Health Care, essendo la domanda dei servizi sanitari privati in forte crescita (merito anche del supporto dato al settore pubblico dalle assicurazioni private).
In materia di investimenti pubblici in nuove strutture, l’Arabia Saudita è di certo una delle località più attente e attive. Di recente, infatti, il ministero della salute ha finanziato il progetto di cinque città mediche che offriranno un totale di 6.200 posti letto. Si parla all’incirca di un miliardo di euro stanziato per il progetto del King Khalid Medical City. Nel 2015, inoltre, quasi il 19% del budget pubblico è stato messo a disposizione per l’edificazione di strutture sanitarie e servizi di assistenza.
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