15 Lug Il Temporary Export Manager: arrivano gli incentivi per assumerlo in azienda
L’internazionalizzazione è sicuramente la migliore strategia da perseguire per tutte le piccole e medie imprese italiane per uscire dal pantano di questa crisi economica.
La tanto acclamata ripresa, infatti, non può che iniziare incrementando le vendite dei propri prodotti, cosa che può realizzarsi anche consentendo l’aumento dell’appeal del made in Italy all’estero.
Che la domanda estera sia da cavalcare per le Pmi come per le grandi società è convinzione diffusa anche tra le istituzioni. Ultimo dei provvedimenti, a favore dell’internazionalizzazione delle imprese, è l’approvazione degli incentivi statali per favorire questo processo. In particolare lo scorso 19 giugno, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto per lo Sviluppo economico del 15 maggio scorso, che prevede l’ assegnazione dei cosiddetti “voucher per l’internazionalizzazione”.
Si tratta di incentivi statali atti a facilitare l’introduzione della figura del Temporary Export Manager, soggetto esperto di strategia e pianificazione dell’investimento all’estero, calibrata sulla “forza” della singola azienda e sulle sue caratteristiche peculiari. L’export manager o Export specialist è una figura insostituibile all’interno delle grandi imprese che fondano la loro attività su una meticolosa gestione di investimenti nei mercati esteri, scegliendo accuratamente anche le eventuali destinazioni. L’introduzione, a tempo determinato, di questo soggetto nelle Pmi garantisce, anche per le aziende più piccole, la realizzazione coerente e programmata degli investimenti all’estero, grazie appunto ad uno specialista che sia presente sul territorio e nel mercato di riferimento.
La temporaneità dell’incarico e l’incentivo statale, chiaramente, permettono un contenimento dei costi che rende proficua l’introduzione di questa figura, la quale altrimenti sarebbe onerosa per micro, piccole e medie imprese.
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