21 Lug Il Temporary Export Manager: voucher, beneficiari e procedura per partecipare al bando
I voucher
Dei due bandi del Mise, diventa operativo il primo, che prevede lo stanziamento di un totale di 10 milioni di euro. Ogni voucher sarà di 10 mila euro a fronte di una quota di cofinanziamento di 3 mila euro, che l’impresa beneficiaria dovrà versare. Il secondo bando prevede un’altra quota di voucher, analoghi a quelli del primo bando, ed un ulteriore finanziamento di 8 mila euro per chi abbia già con successo ottenuto il primo.
I beneficiari
Ad avere accesso al bando saranno le micro, piccole e medie imprese, costituite come società di capitali, ma anche come cooperative, e le reti di impresa tra Pmi: queste dovranno aver realizzato un fatturato minimo di 500mila euro in almeno uno degli esercizi dell’ultimo triennio. Tuttavia, le start-up inscritte nell’apposita sezione del registro delle imprese sono libere da questo vincolo.
Inoltre, il provvedimento dispone una riserva finanziaria del 3%, destinata a consentire l’accesso a quelle Pmi che abbiamo ottenuto il rating di legalità dall’Antitrust.
Il Tem
I Temporary export manager presteranno la propria attività nell’azienda per un periodo minimo di sei mesi e proverranno da specifiche società fornitrici di tali servizi, che verranno inserite in un elenco sul sito del Mise a partire dal 1 Settembre 2015; così la Pmi si metterà in contatto con queste società per avere il suo specialista. Potranno rientrare tra le società fornitrici tutte le società di capitali, anche cooperative, purché presentino determinati requisiti, che comprovino l’esperienza di queste società o dei propri soggetti in materia di internazionalizzazione e export.
La procedura
Per partecipare al primo bando l’impresa interessata dovrà presentare domanda dalla data di apertura dell’apposito sportello da parte del Mise. La procedura è esclusivamente telematica ed il documento dovrà recare la firma digitale del rappresentante legale della società. L’assegnazione del voucher seguirà l’ordine cronologico di presentazione di ogni domanda, che dovrà essere unica per ogni impresa; inoltre, l’elenco delle imprese vincitrici sarà pubblicato sul sito del Mise.
Gli incentivi per migliorare la qualità e la quantità dell’export italiano per le Pmi sono espressione tangibile della direzione cui tende non solo l’imprenditoria, ma anche il Governo italiano: la parola d’ordine è ripresa, ma soprattutto crescita. Queste non possono prescindere, ad oggi, dall’espansione all’estero e da una coerente diffusione del Made in Italy al di fuori dei confini di un mercato ormai saturo, come quello interno o europeo.
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