24 Feb La classificazione dei crediti deteriorati

In seguito all’applicazione del nuovo regolamento emesso dall’Autorità Bancaria Europea , l’Implementing Technical Standard, la  Banca d’Italia ha introdotto una nuova classificazione dei crediti deteriorati: le sofferenze, le inadempienze probabili e le esposizioni scadute e/o sconfinanti.

1) Le sofferenze sono crediti con un grado di deterioramento irreversibile. In altri termini rappresentano tutti i crediti che le banche vantano verso debitori che si trovano in stato di insolvenza o in situazioni sostanzialmente equiparabili. In questo caso non è necessario che lo stato di insolvibilità sia stato attestato giudizialmente. Dalle sofferenze sono escluse le esposizioni la cui situazione di anomalia sia riconducibile a profili connessi al rischio Paese. Sono inclusi anche:

  • le esposizioni nei confronti degli enti locali (comuni e province) in stato di dissesto finanziario per la quota parte assoggettata alla pertinente procedura di liquidazione;
  • i crediti acquistati da terzi aventi come debitori principali soggetti in sofferenza, indipendentemente dal portafoglio di allocazione contabile.

2) Le inadempienze probabili si rifanno al concetto probabilistico di “unlikeliness to pay” (UTP) ovvero all’improbabile adempimento integrale dell’obbligazione contrattuale senza l’intervento di escussione di garanzia. Più semplicemente sono tutti quei crediti che le banche giudicano improbabile l’incasso di capitale e/o interessi senza un’azione ad hoc. In questi casi non è necessario attendere il mancato rimborso perchè sopraggiungano elementi che conducono a una situazione di rischio di inadempimento del debitore, come ad esempio una crisi del settore industriale in cui opera il debitore.

A differenza delle sofferenze, al cui finalità è liquidatoria, nel caso delle UTP la finalità è gestoria in quanto le controparti vivono un momento di crisi temporanea che può tornare rientrare.

3) Le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate sono quelle che si trovano in tale situazione da oltre 90 giorni e superano una prefissata soglia di materialità.

A queste tre tipologie di crediti ne è stata affiancata una quarta: i crediti forborne che rappresentano una situazioni di crisi del debitore limitata nel tempo rispetto all’insolvenza. Questi sono crediti oggetto di concessioni da parte della banca, concessioni che vengono applicate verso clienti che stanno semplicemente attraversando un periodo do difficoltà finanziaria.

Le concessioni che vengono fatte sono: riduzione del tasso di interesse oppure allungamento della durata del prestito. I forborne devono essere interpretati come modifiche che la banca, riconoscendo il periodo momentaneo di difficoltà economica del debitore, apporta alle condizioni originarie del contratto. Esistono due sotto tipologie di credito forborne:

  • forborne performing exposures, se riguardano clienti performing in difficoltà finanziaria;
  • non performing exposures with forbearance measures, se riguardano clienti classificati in stato di deterioramento.
No Comments

Sorry, the comment form is closed at this time.