03 Mag Le Compagnie assicurative e la rivoluzione digitale: il premio si abbassa

Un recente articolo apparso sullo speciale Economia del “Corriere della Sera” affronta il tema delle nuove frontiere della <<connected insurance>> e dei cambiamenti legati alla digitalizzazione crescente dei rapporti con le compagnie di assicurazione.

Ebbene, secondo il 68% degli assicuratori italiani proprio la connected insurance sarà l’innovazione più rilevante nel settore auto (fonte Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici – Bain&Company).

In particolare, tale dato emerge come risultato principale dall’Osservatorio “Telematics, connected insurance e innovation” promosso dall’ANIA in collaborazione con la società di consulenza Bain & Company.

Il risultato al quale punta l’Osservatorio è quello di analizzare gli effetti che le tecnologie digitali producono – e produranno – nel mercato assicurativo italiano.

Oltre al comparto auto (settore, per esempio, che registra il primato italiano a livello mondiale per diffusione delle scatole nere con circa quattro milioni di dispositivi installati), l’utilizzo delle nuove tecnologie, in abbinamento alla classica polizza, si sta diffondendo anche in altri rami, quali principalmente casa e salute.

Si registra, quindi, un’evoluzione della selezione e della gestione dei rischi assunti attraverso soluzioni assicurative che prevedono l’utilizzo di sensori per la raccolta di dati relativi alle condizioni del bene assicurato o di una persona, con successiva trasmissione telematica e gestione informatica dei dati assunti; le aree di applicazione sono, pertanto, auto, salute, vita e rischi aziendali.

Con riferimento, nello specifico, all’auto, il 65% delle società assicurative dichiara che il settore è già stato impattato in modo significativo dalle nuove tecnologie; sugli altri settori, invece, gli assicuratori mostrano maggiore prudenza, per cui il 45% di essi dichiara che ci vorranno alcuni anni prima che la connected insurance possa rappresentare un fenomeno rilevante.

Passando ad analizzare i reali benefici della rivoluzione digitale, può dirsi che il 66% degli assicuratori afferma che il vantaggio principale è rappresentato da una corretta tariffazione del premio auto in base all’effettivo rischio (potendo la scatola nera, per esempio, rilevare il comportamento dell’automobilista); altri benefici sono una maggiore fidelizzazione del cliente, la possibilità di offrirgli servizi a valore aggiunto e una migliore selezione del rischio.

Secondo l’Osservatorio, infine, il settore auto può godere dei miglioramenti delle tecnologie digitali incrementando la frequenza d’interazione col cliente.

Il Direttore Generale dell’ANIA, Dario Focarelli, intervistato a tal proposito dal Corriere, afferma che i dispositivi telematici offrono numerosi vantaggi quali un giusto prezzo del premio, numerosi servizi aggiuntivi e la possibilità di assicurare rischi per i quali altrimenti non si potrebbe trovare una copertura, oppure si dovrebbero pagare tariffe molto più elevate.

 

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