10 Dic Lite verbale con il datore di lavoro: licenziamento legittimo.

È quanto statuito dalla Corte di Cassazione con la Sentenza n. 13411/2020, con la quale la Suprema Corte ha sostanzialmente affermato che deve ritenersi legittimo il licenziamento del lavoratore a seguito di una lite con il datore di lavoro/superiore gerarchico, in quanto viene meno e leso il vincolo fiduciario.

Ma soprattutto, gli Ermellini precisano che la nozione di insubordinazione non può essere limitata al rifiuto di adempimento delle disposizioni dei superiori: tale condotta si estende anche a qualsiasi altro comportamento atto a pregiudicare l’esecuzione ed il corretto svolgimento delle medesime disposizioni nel quadro dell’organizzazione aziendale.

In particolare, nel caso de quo, la Corte era stata chiamata ad esprimersi in merito ad un licenziamento disciplinare che una Società aveva inflitto ad un proprio dipendente. Lo stesso, in pratica, aveva adottato – da una parte –una condotta di insubordinazione e – dall’altra – la violazione delle regole di correttezza per aver minacciato una collega.

Il Lavoratore aveva impugnato il licenziamento lamentando, tra gli altri motivi, l’insussistenza di una condotta di insubordinazione, non trattandosi di un rapporto gerarchico, e non sussistendo neppure un’infrazione disciplinare, in quanto il diverbio si era verificato a giornata lavorativa ormai conclusa.

Motivi disattesi sia in II grado che dalla Suprema Corte sulla scorta di una nuova accezione del concetto di insubordinazione volto a ricomprendere “qualsiasi altro comportamento atto a pregiudicare l’esecuzione ed il corretto svolgimento di dette disposizioni nel quadro della organizzazione aziendale” anche in orario extra lavorativo purché comunque, riferito a rapporti infro-aziendali.

Nel caso di specie, dunque, i giudici di legittimità hanno evidenziato che la fattispecie integrava la violazione della diligenza e buona fede (art. 2014 cod. civ. e 2015 cod. civ.) con conseguente legittimità del licenziamento per violazione della disciplina e diligenza nel luogo di lavoro.