08 Feb Twitch ed il problema del Copyright
Lo streaming è ormai una realtà che appassiona sempre più utenti in rete, i quali hanno a disposizione un ampio ventaglio di servizi che permettono di interagire in una realtà virtuale dinamica ed interconnessa.
Una nuova piattaforma di live streaming è rappresentata da Twitch.tv, di proprietà di Amazon.com Inc. Nata come strumento privilegiato per i videogamer, grazie anche all’incremento di utenti registrato durante i periodi di recenti lockdown, si è ormai affermato quale piattaforma dagli svariati utilizzi.
Lo scorso ottobre, il proprietario di Twitch ha ricevuto una preoccupante lettera da parte di 18 associazioni e case discografiche americane, nella quale si accusava la piattaforma di permettere l’utilizzo illecito di materiale coperto da copyright da parte dei suoi utenti. Una delle contestazioni mosse nei confronti di Twitch ha ad oggetto Soundtrack, il nuovo strumento introdotto dalla piattaforma per separare il contenuto musicale dallo stream vero e proprio. Twitch, in merito, ha affermato di rispettare quanto previsto dalla normativa, dal momento che i diritti ai musicisti e autori dei contenuti musicali offerti agli utenti vengono regolarmente pagati e le licenze per questa funzionalità sono regolarmente utilizzate. Tuttavia, molti streamer rischiano il blocco del proprio canale a causa della stretta operata dalla piattaforma in tema di copyright: probabilmente tutto ciò derivante dalle pressioni ricevute, che potrebbero causare non pochi problemi, anche in termini legali.
Negli Stati Uniti, il Digital Millennium Copyright Act è una Legge che regola il diritto d’autore o il copyright. Questa normativa stabilisce che i contenuti coperti da diritto d’autore possono essere utilizzati, a vario titolo e per vari scopi, soltanto in presenza di un’apposita licenza. In Europa, invece, la normativa in materia di diritto d’autore ha uno specifico riferimento nella Direttiva 790 del 2019. Approvata nonostante il dissenso di diversi Stati Membri, tra cui l’Italia, la direttiva si propone l’obiettivo di armonizzare, a livello europeo, la disciplina sul diritto d’autore, con specifico riferimento al settore delle tecnologie digitali e di Internet. Premessa indispensabile da fare, prima di analizzare il dettato della Direttiva Copyright, è la menzione alla Direttiva 31 del 2000 sul commercio elettronico. Al relativo articolo 15, si legge: “Gli Stati membri non impongono ai prestatori un obbligo generale di sorveglianza sulle informazioni che trasmettono o memorizzano né un obbligo generale di ricercare attivamente fatti o circostanze che indichino la presenza di attività illecite. Gli Stati membri possono stabilire che i prestatori di servizi della società dell’informazione siano tenuti ad informare senza indugio la pubblica autorità competente di presunte attività o informazioni illecite dei destinatari dei loro servizi o a comunicare alle autorità competenti, a loro richiesta, informazioni che consentano l’identificazione dei destinatari dei loro servizi con cui hanno accordi di memorizzazione dei dati”. La limitazione di responsabilità prevista dalla norma coinvolge anche le piattaforme come Twitch, le quali non hanno alcun obbligo di sorveglianza, né di controllo preventivo sui contenuti che trasmettono o memorizzano. La responsabilità, però, scatta qualora l’ISP non intervenga a posteriori, cioè dopo essere venuto a conoscenza del carattere illecito di informazioni e contenuti. Ciò sta a significare che, per quanto concerne il campo di applicazione della direttiva in oggetto, quindi materiale coperto da diritto d’autore, l’ISP non può rivendicare la limitazione di responsabilità prevista dalla Direttiva sul commercio elettronico.
Pertanto, chi mette a disposizione materiale protetto dal diritto d’autore deve ottenere preventivamente un’autorizzazione dal titolare dei contenuti. Quando i contenuti vengono comunicati al pubblico il soggetto che consente la messa a disposizione di tale materiale al pubblico non è esonerato da responsabilità.
Sorry, the comment form is closed at this time.